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Vengo dopo il GP

13 Nov

Era partito come un semplice post su Facebook, considerata la lunghezza però la sua dimora naturale è qui sul blog.
Si parla del Motomondiale, di Rossi, di Lorenzo e di Marquez, senza la pretesa manichea di trovare colpevoli od innocenti (anche perché non esistono).
E’ solo un analisi ad ampio raggio con l’obiettivo di far riflettere e discutere.

– Non sono mai stato un tifoso di Valentino Rossi, anzi, da sempre mi sta pessantemente sui palle (cit.).Questione puramente epidermica, di atteggiamenti e di fisiognomica.Ciò non toglie che lo reputi uno dei migliori piloti della storia del motociclismo col coraggio di passare da una super Honda (di allora) alla modesta Yamaha (di allora) e con la forza di restare da quasi vent’anni sulla breccia.E col merito di aver regalato emozioni in purezza;
– Classe infinita, talento purissimo e carisma istrionico.Anche troppo.Mi spiego meglio: parecchi dei suoi tifosi non sono appassionati di moto e tifosi di Valentino, sono tifosi di Valentino e basta.Quando lui si ritirerà loro saluteranno il motociclismo e passeranno ad un altro sport o ad un’altra moda del momento. Non conoscono la differenza fra un due ed un quattro tempi, fra un telaio a doppio trave ed uno in traliccio, omettono il significato di “sfrizionare” e non sanno cosa sia la schiena di un motore.Perchè non ce l’hanno mai avuta una moto e questo giocoforza abbassa il livello del dibattito e si entra in una dimensione puramente fideista (i capi ultrà è noto che di calcio capiscano poco);
– Rossi è un finto simpatico già quando vince, le volte poi che non ci è riuscito si è lamentato come un pilota qualsiasi: le gomme Bridgestone che non aveva od il motore della Ducati che sembrava un 1.000 cc.Gnolatine iniziate guarda caso quando a ronzargli intorno sono stati piloti agguerriti e più giovani di lui (Stoner, Lorenzo e Marquez) che a turno sono diventati il Rossi di Rossi, oltre a batterlo frequentemente (2007,2010,2011,2012,2013,2014,2015).Se volete togliete il 2011 ed il 2012 per manifesta inferiorità tecnica;
– Il Dottore non è una vittima, non può esserlo un cannibale che ha vinto 9 titoli Mondiali.Rossi quel sistema lo conosce bene e ci sguazza da una vita.Lo “sportivo” Rossi è quello che fatto erigere un amichevolissimo muro nei box della Yamaha quando è arrivato un giovane Lorenzo, intuendo le sue qualità e per paura che gli rubasse i dati dell’assetto.Ma lo fatto con simpatia, sia chiaro.E con altrettanta simpatia la Yamaha due anni dopo dinanzi al suo diktat “O me o Lorenzo” gli ha detto “Lorenzo”, facendolo emigrare nella scuderia a lui più lontana (ma unica libera):la Ducati.E è tornato alla casa dei tre diapason (qualcuno sussurra su intercessione della Dorna) da seconda guida;
– Rossi è caduto in un tipico comportamento dei fuoriclasse a fine carriera, ovvero la fatica ad accettare che qualcuno vada più forte di lui, che sia altrettanto cattivo nei sorpassi e nei corpo a corpo o che lo affronti senza il timore della lesa maestà;
– Valentino ed il suo entourage hanno scientemente creato un cortocircuito grazie ai mass media e ai supporter alimentato dal “Io ho vinto più di tutti” e dal “Il popolo è con me” tale per cui ogni cosa ha due pesi e due misure.Se Rossi fa un sorpasso al limite è speeettacoloooo, se lo fanno gli altri son criminali.Marquez non doveva ostacolare Rossi a Sepang (ci torniamo dopo) ma doveva attaccare Lorenzo a Jerez (veramente lo ha fatto, a Philip Island, ed ha anche vinto);
– Rossi, oltre che sulla manopola del gas e sulla leva di destra del manubrio, ha fondato la propria strepitosa carriera su guerre psicologiche, battutine taglienti, scenette goliardiche e sorpassi al limite (il motociclismo non è uno sport per signorine, non ci si lamenta, la si ridà indietro), logico inimicarsi dei piloti che quando possono non ti aspettano certo per offrirti uno spritz e per lucidarti le razze dei cerchioni.Beghe tra centauri che solo le suorine fingono di non vedere, roba che normalmente quando uno cammina di più risolve con un sorpasso (ed al limite con due sgrugnoni al box). Rossi quest’anno non sempre era in grado di farlo (il sorpasso, intendo).Non so quale legge della fisica dica che se uno vuole rallentarmi ed ostacolarmi ma io sono più rapido è facile che lui si attacchi al cazzo;
– I piloti sono persone un po’ sopra le righe con la tara genetica della competitività.Ayrton Senna covò la sua “rivincita” per un torto (vero) subito vendicandosi dopo un anno esatto sulla stessa pista, commentando laconico “Le corse sono fatte così, a volte finiscono subito dopo il via, a volte a 6 giri dalla fine”.Ed ho volutamente citato il più grande di tutti.L’acredine che nasce fra i cordoli si sfoga in tanti modalità, con le ripicche più svariate;
– Giacomo Agostini (e non quelli al sabato vanno al Monte o Uccio Reggiani) ha dichiarato che a Sepang Rossi non doveva accettare la sfida di Marquez se sapeva si essere più lento.Capitò anche a lui con Read che faceva il furbino (eufemismo), in due giri lo sverniciò.Il Rossi di 10 anni fa delle combine vere o presunte se ne sarebbe altamente fottuto, oggi si attacca a quelle (in tutti i sensi).La sportellata a Marquez è figlia dell’impossibilità di distanziarlo.La chiave di questa vicenda è tutta lì;
– Non mi venite a dire che avete scoperto due settimane fa che l’ambiente della MotoGP non è formato da gigli di campo e che gli affari vengono prima di tutto.Far girare un GP di sera non verrebbe in mente neanche ad uno con la residenza in un OPG.La MotoGP si sta formulaunizzando.Ma è da un po’;
– Il campione pesarese, dopo tante strategie vincenti, è caduto nella sua stessa trappola.Quella della guerra di nervi, dell’esasperazione.Del creare un ambiente ostile.L’ha menata all’inverosimile con la storia del patto fra i due spagnoli, ma stavolta ha scelto le persona sbagliate (Marquez e Lorenzo) nel momento sbagliato.Anzichè demolirli come al solito, li ha caricati: Marquez a dimostrargli da vicino (molto vicino) di che pasta fosse fatto e Lorenzo a recuperare i punti di svantaggio per una rimonta Mondiale.Questa vicenda l’ha sovralimentata lui.Se il Rossi di 15 anni fa avesse sentito il Rossi complottista delle ultime due settimane gli avrebbe perlomeno dedicato una delle sue proverbiali gag;
– Quest’anno Marc Marquez si è perso per problemi di concentrazione (si spiega così la compilation di cadute) e per quella voglia atavica della Honda di mettere il becco sulla moto molto più dei piloti (che però la devono guidare, persero Rossi anche per questo).Rimane un ventiduenne irriverente che guida al limite anche in parcheggio (si rispiega così la compilation di cadute) e che in maniera sfrontata ti mette la moto di traverso davanti al naso.Lo faceva nei primi Duemila anche un certo Valentino Rossi.L’ha giurata al pilota di Tavullia?Può essere benissimo, a parti inverse forse anche Rossi avrebbe fatto fatica ad ingoiare gli epiloghi dell’Argentina o di Assen, corroborati dalle accuse di accordi sottotraccia.E quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare ed i più rapidi stanno davanti;
– Dobbiamo smetterla di credere che il nostro beniamino sia un Angelo del Bene esente da colpe e peccati e l’avversario di turno un Mefisto a cui attribuire tutte le disgrazie del Mondo fra cui il buco dell’ozono, le canzoni di Jovanotti e l’utilizzo del “Tanta roba”;
– Jorge Lorenzo ha fatto una gran stagione, rialzandosi da qualche cazzata con la silenziosa cattiveria di quelli col manico per dimostrare che il più veloce quest’anno è stato lui (ne ha vinte 7, Rossi 3).E salvo rari casi, o a meno che Renzi non cambi anche queste regole, il più veloce vince.Gli darò la lode quando tornerà il Porfuera che superava all’esterno col rischio di cadere e smetterà di essere un po’ troppo ragioniere (purtroppo credo mai);
-Il majorchino merita il titolo anche perché nel 2013 fece la sua più bella stagione (ad Assen quasi totalmente demolito s’inventò un quinto posto epico) battuto per una manciata di punti dal rookie Marquez e quest’anno ha zittito tutti quelli che lo davano capace solo di leccare i Chupa Chups o di indossare gli occhiali da sole;
– Rossi ha strameritato tutti i suoi Mondiali, vinti e dominati.Quest’anno stava comandando il Campionato di testa, di esperienza, da situazionista ma non certo da quello più rapido della combriccola.Ha tirato fuori due zampate (Assen e Silverstone) quando sembrava che Lorenzo stesse per mettere la freccia e spiccare il volo, ma ha sempre sofferto il compagno di squadra.In qualifica, in gara e credo anche in vasca in scooter nel paddock.Devo ammettere che non credevo di rivederlo così a 36 anni, ma il “così” non è bastato e Rossi lo sa benissimo per primo;
– Sono storiche le affermazioni di Rossi a Stoner e Gibernau dopo un corpo a corpo poco ortodosso (mai criticato per quello) “Non te la prendere, le corse sono fatte così” o un commento di un dopo-gara che spiegava un comportamento discutibile di Biaggi con “…evidentemente gli tira il culo finire dietro tutte le domeniche”.
– Ora è il suo turno.