Archivio | giugno, 2017

25/06/2017

25 Giu

Ci sono i miei genitori, artefici di quello che sono.

Ci sono delle altre persone, e qualcuna non c’è più, che mi hanno insegnato a gioire della vita.

C’è un nostro percorso, già avviato, che deve soddisfarci per il passato, appassionarci per il presente e stimolarci per il prosieguo.

Ci sono fra noi promesse più o meno silenziose, tutte condivise , anche quelle mai proferite, che necessitano di tutto il nostro impegno per essere mantenute.

Ci sei tu, emozione e ragione, serenità e passione, intuito e coscienza, che ti sei inserita in quello che mi mancava.

C’è la nostra intesa, che oramai si diverte a precederci.

C’è Luca, magnifico ogni giorno di più.

E poi, qui simbolicamente davanti a tutto, ci siamo noi tre.

Solo qualche domanda

7 Giu

Subissati dagli echi della Sacra Versione Ufficiale di quella che dovrebbe chiamarsi informazione, siamo ancora alla ricerca di una voce che ne giustifichi l’etimologia.
Oddio, qualcuna ci sarebbe, ma il suono, forzatamente flebile dato il numero esiguo, è come se sparisse nel mezzo di una gola di una catena montuosa.
Districarsi nel marasma dell’informazione è complicato, nel dubbio (specie all’inizio) meglio depennare, cercare la roba da eliminare (quella buona solo per pulire il pavimento o il cesso), individuare i prezzolati araldi e riservargli i sentimenti che meritano i prezzolati araldi.
Se volete un tema dirimente che smascheri subito i pennivendoli dagli opinionisti, non c’è niente di meglio che l’Euro e quello che ci sta dietro.
Argomento assolutamente tabù (o meglio, dogmatico) fino a qualche anno fa, ora il contraddittorio serve a mostrare quanto siano retrogradi ed incoscienti quelli che osano a metterlo in discussione.
Salvo rare eccezioni le diatribe però sono sterili perché al solito non vanno oltre, e parlare dell’Euro senza affrontare il mandante è inutile.

Di seguito qualche petulante domanda per far venire a galla le menzogne e le ipocrisie targate politica.

Perché forze che si dichiarano di centro-sinistra (riassumo per ragioni di spazio) lasciano che i temi della sovranità economica, dell’interesse nazionale e della salvaguardia dello stato sociale siano appannaggio quasi esclusivo di forze principalmente di destra (riassumo ancora per ragioni di spazio)?
Perché ancora queste forze di centro-sinistra si ostinano a difendere col coltello fra i denti il sistema Euro con tanto di levata di scudi per l’UE, per l’american way of life e per tutto ciò che odora di libero mercato, globalizzazione, finanza e deregulation?
Perché le forze di centro-sinistra omettono la lezione delle forze bolivariane del Sud America (quelle sì, di sinistra) che della sovranità economica, dell’interesse nazionale, della salvaguardia dello stato sociale e soprattutto della lotta al neo-liberismo, ne hanno fatto i loro capisaldi?
Forse perché queste forze di centro-sinistra hanno scelto proprio il mercato a discapito del popolo e fa loro estremamente comodo che i portavoce del dissenso siano forze con una certa propensione all’autoritarismo.

Passiamo all’altra (teorica) sponda: perché le forze di destra (riassumo sempre per ragioni di spazio) pongono al centro dei loro rinnovati programmi elettorali la sovranità economica, l’interesse nazionale, la salvaguardia dello stato sociale, argomentando il tutto con encomiabili studi e dati inconfutabili, ma nella loro invettiva non compare mai la punta della piramide, ovvero il neo-liberismo?
Perché queste forze di destra ora alzano la voce ma prima quasi all’unisono alzavano solo la penna firmando e ratificando tutto ciò che gli veniva ordinato di firmare e ratificare?
Forse perché queste forze di destra del liberismo (alias sistema di potere) ne vorrebbero un’altra declinazione, più vicina ai propri interessi ma che temo non coincidano comunque con gli interessi del popolo.

Parlavo del mandante e l’ho già citato un paio di volte.
L’Euro ed i suoi diabolici ingranaggi altro non sono che l’artiglieria pesante di quel mostro chiamato neo-liberismo.
Il mostro da abbattere oggi è quello.